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Chutney di pomodori verdi ALLA MENTA FRESCA

ecco un altro modo di utilizzare i pomodori verdi, che si utilizzano in marmellate, sott’aceto, in liquori e in chutney, appunto.

da questo ottimo libro Jams, Preserves & Edible Gifts

Ingredienti:
cipolle (io rosse) 350 g. finemente tritate (io ho usato un food processor, montando il disco da taglio che spesso uso per le patate a fiammifero)

pomodori verdi 1,35 kg nella ricetta originale dice tritati, io, memore di altre esperienze con i pomodori verdi, che avevo molto sodi, li ho trattati come le cipolle, vedi sopra.

mele da cuocere (ma anche non necessariamente di quel tipo, secondo me) 350 g. sbucciate (me ne sono dimenticata!) , private del torsolo e finemente tritate (io, che avevo piccole melette un po’ indietro di maturazione, le ho trattate come le cipolle e i pomodori)

aceto di vino, aromatizzato 900 ml .

zucchero bianco o di canna , scuro (brown sugar) io bianco, di barbabietola

spicchi d’aglio 2, schiacciati

uvetta (io sultanina) 175 g.

sale da cucina 30 ml/2tbs (tbs=cucchiaio da tavola)

menta fresca finemente tritata al momento 1 1/2 tsp (tsp=cucchiaio da tè)

In questo caso, visto che aceto e zucchero contrastano di molto la cottura, si procede, con la cipolla soltanto e poca acqua, a cuocerla un poco fino a renderla tenera, e poi la si drena.
Riunire la cipolla precotta e tutti gli altri ingredienti, ad eccezione della menta, in una capiente pentola in acciaio inox o materiale non aggredibile dall’aceto (mi raccomando!) e portare lentamente, mescolando spesso e con cura, alla soluzione dello zucchero.
Fatto questo alzare la fiamma e portare a bollore, procedendo in seguito a sobbollire lentamente, sempre vegliando sulla cottura, soprattutto verso la fase finale, quando il chutney si andrà addensando.
Quale sarà il grado di addensamento finale, vi chiederete se non siete pratiche di chutney: i chutney sono pronti quando, se traccerete una linea col cucchiaio di legno, resterà un po’ impresso il canale, una specie di mar Rosso tra le parti del chutney ormai molto denso.
A quel punto, con prudenza, date un immediato, rapidissimo colpo di fiamma alta , spegnete il fornello, aggiungete la menta appena tritata (è facoltativo, ma trovo che ci stia benissimo), mescolate per bene e invasate. Se non avete coperchi a prova di aceto magari proteggete il contenuto inframmettendo un velo di pellicola per alimenti, o carta forno, tra vaso e coperchio.

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Chutney di pomodori verdi

ecco uno dei tanti impieghi dei pomodori verdi, che si utilizzano in marmellate, sott’aceto, in liquori e in chutney, appunto.

da questo ottimo libro Home Preservation of Fruit and Vegetables

Ingredienti:
pomodori verdi 2 kg
mele da cuocere (ma anche non necessariamente di quel tipo, secondo me) 450 g. – in queste ricette le mele servono a conferire sia volume che un contrasto acido al sapore non proprio così brillante dei pomodori verdi, così come i sapori piccanti ceduti dalle spezie e dallo zenzero, in questo caso).
cipolle (io rosse) o scalogni 575 g.
uvetta sultanina 225 g. (sembrano tantissimi e invece…)
radice di zenzero fresco 15 g.
8-10 peperoncini essiccati io non ne avevo vedi nota in calce *
sale 25 g.
zucchero di canna 500 g. (la ricetta prevede brown sugar, io ne avevo poco, di brown, e l’ho integrato con zucchero di canna biondo)
aceto di vino 600 ml. (non era specificato, io ne ho usato di bianco ma la prossima volte metterò quello rosso, tanto il chutney prende un colore marroncino 100 g.

A differenza di altri chutney, in cui l’aceto viene aggiunto dopo una cottura preliminare (l’aceto la contrasta) , qui viene riunito da subito agli altri ingredienti. Ecco il procedimento.
Le mele vanno sbucciate e private del torsolo e vanno tagliate in minuti pezzetti, così come i pomodori e le cipolle (o gli scalogni). Io ho dimenticato di spezzettare anche l’uvetta ma mi par bene comunque. Però, vista la notevole scocciatura di fare a pezzetti tutta ‘sta cosa, soprattutto i pomodori, e il risultato dopo lunga cottura, la prossima volta seguirò il consiglio proposto nella ricetta originale, quello di usare un food processor per questa fase.
Preparate il solito fagottino di lino o telo da casaro con i peperoncini secchi e lo zenzero, tagliate lo zenzero in sottili lamelle, mettetelo assieme ai peperoncini tra due fogli di carta forno e pestate o con un martello da carne o con il mattarello, poi riunite il tutto nel fagottino, che chiuderete con spago da cucina lasciandone un bel tratto, dopo il nodo, per attaccarlo a un manico della pentola di cottura (immergerete il fagottino nel resto degli ingredienti)
Riunite quindi tutti gli ingredienti tagliuzzati e il resto (legando il fagottino) nella pentola di cottura e portate al bollore lentamente per esser certi che lo zucchero di dissolva. Una volta sciolto lo zucchero potrete alzare la fiamma tranquillamente fino a bollore, poi la abbasserete e continuerete sobbollendo il tutto, facendo molta attenzione quando il chutney si ridurrà a una massa cremosa, per evitare che si attacchi sul fondo.
Quando la densità vi pare giusta, strizzate il fagottino (comprimendolo a bordo pentola con un mestolo) e rimuovetelo , mescolate, date un colpo di bollore e invasate in vasi sterilizzati e caldi. Se non avete coperchi a prova di aceto magari proteggete il contenuto inframmettendo un velo di plastica per alimenti tra vaso e coperchio.


* ho sostituito i peperoncini secchi in questo modo:
nel sacchettino ho inserito 2 peperoncini di Cayenna in corso di essiccazione e nella pentola ho aggiunto un 1 tsp (cucchiaio da tè) di pepe di Cayenna e un paio di peperoncini di Cayenna freschi (ma privati dei semi) tritati

plum chutney Chutney di Prugne

Da un ottimo e affidabile libro, pubblicato per la prima volta, nel 1929 da Her Majesty’s Stationery Office (HMSO), poi più volte rivisto e ristampato in molte occasioni, e infine nella mia edizione, completamente riveduta , aggiornata e con l’approvazione dell’Institute of Food Research (AFRC Agricultural & Food Research Council) la ricetta di questo ottimo chutney, che ho fatto diverse volte, dapprima con le susine di Dro ed ora con le prugne Santa Clara, direttamente fornite dalla produttrice, l’azienda agricola di Katiuscia Moramarco, che ringrazio per gli ottimi prodotti.

prugne Santa Clara dal sito http://www.albifrutta.it/
Prugne Santa Clara

Ho appena invasato 9 vasetti e mezzo (ognuno da 175 ml) fatti con questi
ingredienti:

1 kg di prugne viola, peso dei frutti denocciolati

450 g di mele da cuocersi (peso netto e mele private della buccia, secondo la ricetta (io l’ho mantenuta ma avevo delle piccole melette malmature) del picciolo e del torsolo))

450 g di scalogni o cipolle (meglio gli scalogni, o le cipolle rosse, però per quest’ultima produzione avevo cipolle dorate e quelle ho usato) peso netto

450 g di uva apirena (io non ne avevo così ho rimosso i semi da un’uva pugliese che ne aveva pochi, non ricordo la qualità, acini molto grossi, quasi sferici, nera)

Una volta sostituii, con ottimo risultato, questo quantitativo di uva con 100 g di uvetta sultanina, 100 di Corinto, reidratate in complessivi 250 ml di vino Müller-Thurgau (aggiungendo il vino rimasto non assorbito), ridussi di un poco lo zucchero (se ben ricordo ,di 50 g).

125 g di brown sugar, zucchero di canna scuro

1tsp (cucchiaio da tè 5 ml) di zenzero secco in polvere

1tsp di pimento (allspice) macinato (io lo compro in grani e uso un macinaspezie con macina in materiale ceramico, così lo posso lavare)

1/4 di tsp per ognuna delle seguenti spezie:
chiodi di garofano macinati (io li ho pestati nel mortaio e poi introdotti e trattati in un altro macinaspezie, come il primo)
noce moscata macinata (io ho usato una grattugia Microplane, regalo di una carissima amica
peperoncino di Cayenne in polvere
mostarda inglese in polvere

25 g sale

600 ml aceto

Susina di Dro

Diversamente da altri chutney, in cui l’aceto, in tutto o in parte, viene aggiunto dopo una preliminare cottura della frutta/verdura, in questa ricetta tutto viene riunito insieme nella pentola di cottura e portato alla densità voluta (ben concentrato).
Tagliate le mele e le cipolle, o scalogni a pezzetti (piccoli i pezzi delle mele, se sono malmature come le mie, e non sbucciate) e riunire, mescolando il tutto, nella pentola di cottura (assolutamente di acciaio inox o di altro materiale inattaccabile dall’aceto/acidi) . Aggiungere le prugne e tutto il resto. Questo zucchero si scioglie subitamente, portate a ebollizione e proseguite la cottura sobbollendo e mescolando spesso, facendo molta attenzione quando il tutto si inspessisce.
Invasate bollente in vasi sterilizzati (io in forno) e chiudete subito i coperchi (io uso i coperchi twist off , tenuti in acqua molto calda fino al momento dell’utilizzo e asciugati, ma non capovolgo i vasetti, in questo caso, perché i coperchi non entrino in contatto con l’aceto) e coprite con un panno fino a completo raffreddamento. Come tutti i chutney richiede tempo per affinarsi, minimamente un mese ma la stagionatura protratta lo rende sensibilmente migliore. Sarà ottimo, soprattutto nella versione con la cipolla rossa, con il cotechino o il musetto nei mesi invernali, ma anche ottimo con non pochi formaggi.

Confettura (agrodolce) di zucchine e mele alla badiana Confiture de courgettes et pommes à la badiane Ferber

Scheda botanica cucurbita pepo (zucchina)

Dall’ottimo Leçons des confitures (prendetelo finché lo trovate, è una miniera).
Santa Zucchina che meraviglia questa conserva! Potreste farla adesso, approfittando delle ultime zucchine non di serra, magari con della gélée di mele, non mele o pere cotogne, adesso non ancora utilizzabili.

Si fa in due giorni e dovreste avere a disposizione della gélée di mele o di mele o pere cotogne – io ne avevo di melette del mio malus john downie.

600 gr. Zucchine (mezzo chilo netto)

750 gr. Mele (mezzo chilo netto)

800 gr. Zucchero semolato

200 gr. di gélée mele o di mele o pere cotogne

Il succo di un piccolo limone

10 cl. di aceto aromatico

3 stelle di badiana

100 gr. Di uvetta di smirne

50 gr. Pinoli

Io ho usato delle mie zucchine piccole piccole, infanti insomma, e non le ho sbucciate. La buccia conferisce un che di amarotico alla conserva, soprattutto con l’andare del tempo. Provate a farne qualche vasetto sbucciandole ed altri no. Non sbucciandole la conserva è strabuona se consumata dopo poco (sempre un mesetto o due), l’amarotico si fa sentire più forte via via che il tempo passa ma per me è piacevolissimo.

Primo giorno:

Sbucciate o no che abbiate le zucchine, ovviamente già private delle estremità, riducete in dadini molto piccoli.
Spremete il limone e mettete da parte il succo, che servirà molto presto.
Sbucciate le mele, privatele del torsolo, tagliatele in lamelle di 2 mm di spessore.
Riunite i dadi di zucchine, le lamelle di mela in una terrina, aggiungendo il succo di limone, lo zucchero  e le tre stelle di badiana, mettete sul fornello, e mescolando delicatamente portate al primo accenno di ebollizione (al fremito) e lasciate in macerazione per uba notte coperte da carta forno (direttamente appoggiata alla superficie della preparazione).
Se non ne avete di scorta preparatevi la gelée di mele per il giorno successivo.

Secondo giorno:

Versate il tutto nella casseruola per le confetture e portate lentamente a ebollizione mescolando delicatamente.  Alzate la fiamma e mantenete l’ebollizione a fuoco vivo per una decina di minuti, sempre mescolando e schiumando.
Aggiungete la gélée e l’aceto balsamico, l’uvetta e i pinoli e fate bollire ancora per cinque minuti.
Fate la prova della gelatinizzazione (deve risultare debolmente gelatinizzata,  con la goccia su piattino molto freddo) e invasate.

Ratatouille Chutney da Sensational Preserves

Ratatouille Chutney dall’infallibile Sensational Preserves

Ratatouille Chutney l'estate per l'inverno

Ingredienti:

pomodori kg 1,5
gr 350 cipolle tagliate sottili
gr 350 melanzane tagliate a dadini
gr 350 zucchine tagliate a dadini
gr 350 peperoni rossi tagliati a quadratini
gr 225 peperoni verdi tagliati a quadratini
3 spicchi d’aglio, pelati e schiacciati
1 cucchiaio da tavola paprika
1 cucchiaio da tavola pepe di cayenna
1 cucchiaio da tavola semi di coriandolo
1 cucchiaio da tavola sale
gr 350 zucchero
gr 300 aceto di vino rosso

Procedimento:

Tostare con cura i semi di coriandolo per circa un minuto o fino a quando sviluppino la loro fragranza, trasferirli in un mortaio e pestarveli, leggermente.
Riunire tutte le verdure nella pentola di cotture, con il sale e le spezie e scaldare leggermente, a tegame coperto, fino a quando non liberino i succhi.
Procedere, a pentola scoperta, portando a bollore e sobbollire leggermente per un’ora, fino a quando le verdure siano morbide e il liquido si sia per lo più evaporato.
Aggiungere lo zucchero e l’aceto e portare a soluzione, a fiamma bassissima, lo zucchero e sobbollire ancora, molto leggermente, per un’altra ora mescolando di quando in quando fino a che il tutto non sia inspessito e non sia rimasto più liquido.
Riempire col composto i vasi, caldi, pulitissimi e sterilizzati (io in forno a 110 gradi per almeno un quarto d’ora) e chiudere con coperchi a prova di aceto. Una volta riempiti a caldo li ho capovolti per una decina di minuti e li ho rimessi dritti a raffreddarsi.
Riporre il chutney in un locale fresco e buio e attendere almeno un mese per gustarlo.

Questa la provvista con le dosi elencate:

Ratatouille Chutney da Sensational Preserves