
Dall’ottimo Leçons des confitures (prendetelo finché lo trovate, è una miniera).
Santa Zucchina che meraviglia questa conserva! Potreste farla adesso, approfittando delle ultime zucchine non di serra, magari con della gélée di mele, non mele o pere cotogne, adesso non ancora utilizzabili.
Si fa in due giorni e dovreste avere a disposizione della gélée di mele o di mele o pere cotogne – io ne avevo di melette del mio malus john downie.
600 gr. Zucchine (mezzo chilo netto)
750 gr. Mele (mezzo chilo netto)
800 gr. Zucchero semolato
200 gr. di gélée mele o di mele o pere cotogne
Il succo di un piccolo limone
10 cl. di aceto aromatico
3 stelle di badiana
100 gr. Di uvetta di smirne
50 gr. Pinoli
Io ho usato delle mie zucchine piccole piccole, infanti insomma, e non le ho sbucciate. La buccia conferisce un che di amarotico alla conserva, soprattutto con l’andare del tempo. Provate a farne qualche vasetto sbucciandole ed altri no. Non sbucciandole la conserva è strabuona se consumata dopo poco (sempre un mesetto o due), l’amarotico si fa sentire più forte via via che il tempo passa ma per me è piacevolissimo.
Primo giorno:
Sbucciate o no che abbiate le zucchine, ovviamente già private delle estremità, riducete in dadini molto piccoli.
Spremete il limone e mettete da parte il succo, che servirà molto presto.
Sbucciate le mele, privatele del torsolo, tagliatele in lamelle di 2 mm di spessore.
Riunite i dadi di zucchine, le lamelle di mela in una terrina, aggiungendo il succo di limone, lo zucchero e le tre stelle di badiana, mettete sul fornello, e mescolando delicatamente portate al primo accenno di ebollizione (al fremito) e lasciate in macerazione per uba notte coperte da carta forno (direttamente appoggiata alla superficie della preparazione).
Se non ne avete di scorta preparatevi la gelée di mele per il giorno successivo.
Secondo giorno:
Versate il tutto nella casseruola per le confetture e portate lentamente a ebollizione mescolando delicatamente. Alzate la fiamma e mantenete l’ebollizione a fuoco vivo per una decina di minuti, sempre mescolando e schiumando.
Aggiungete la gélée e l’aceto balsamico, l’uvetta e i pinoli e fate bollire ancora per cinque minuti.
Fate la prova della gelatinizzazione (deve risultare debolmente gelatinizzata, con la goccia su piattino molto freddo) e invasate.
Senti mo’ claudia, ma in questo libro lei spiega anche o da solo ricette… costasse trenta eurini esso…oppure potrei vedere nel dark web se lo scarico 🙂
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è un libro densissimo di ricette, ognuna delle quali proposta anche con due o tre variazioni che cambiano totalmente la preparazione.
e non solo conserve ma anche cose buonissime refrigerate
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