Tagliate a dadini ci si mette un’eternità ad essiccarle, le idratatissime cipolle bianche.
Ma nell’utilizzo delle parti più fibrose, fusti inclusi, ci si mette meno, come si può facilmente immaginare.
Io tengo separate le due forme, da un lato essicco le cipolle in anelli (meglio) o in dadini, dall’altro le parti esterne dei bulbi e gli steli.
E questo vale per ogni tipo di cipolla.
Ecco qua il mio bottino: le cipolle rosse erano germogliate in casa anzitempo, così le ho piantate in vasi grandi e sono cresciute.
Le ho essiccate, piccole com’erano non ho distinto le parti più fibrose del bulbo dalle altre, e polverizzate nel Bimby.
Temperature/programmi non superiori ai 50 gradi, per ottenere il meglio.
Qui durante il processo (sul vassoio sottostante le chips di pomodori Piccadilly)
I fusti, invece, li ho trattati separatamente.
Volendo si possono mescolare a del sale grosso, a fine essiccazione, e renderle in polvere nel Bimby, e questo è utile quando, per questioni di tempo, vorreste por fine a un processo che ha restituito le cipolle non ancora perfettamente essiccate, e il sale, in questo modo, sistema tutto.
Ecco qua il bottino: 4) cipolla bianca a dadini, 3) cipolla rossa, 1) fusti di cipolla rossa.
C’è pure un vasetto, 1), in cui ho recuperato, ed essiccato, dell’aglio surgelato, lasciato, in confezione intonsa, dagli ospiti del mio appartamentino.