Il tempo lavora per noi: io mi sono organizzata preparando l’impasto il mattino presto, quando i camini delle cucine dei ristoranti iniziano a fumare, e cuocendolo a notte fonda.
Così, per giunta, il pane riesce a raffreddarsi senza essere divorato ancora caldo ;-))
1 – Il primo impasto, il primo pane (normale, impasto diretto)
Di seguito vi piazzo gli ingredienti con cui ho preparato un impasto maggiore del solito per prelevarne una parte, appunto pasta di riporto, per lievitarne altri senza utilizzare il lievito di birra compresso, usato solo la prima volta:
750 gr. farina Rieper Etichetta Gialla (è una farina forte)
1,7 gr. instant yeast (lievito istantaneo = il nostro Mastro Fornaio) io 5 gr. di quello fresco, compatto
15 gr sale, misurato un po’ ad occhio.
600 gr. acqua
(ho ricavato, salvo la modifica in aumento del sale, i quantitativi mantenendo le percentuali della ricetta originale del NYT, citata qui:
Seguite il procedimento descritto ricordandovi di prelevare, a lievitazione di massa avvenuta (e piegatura per formare la pagnotta), 225 gr. dell’impasto,
che trasferirete in una busta oliata e capiente, in frigo, sul ripiano meno freddo (quello superiore)
2 – L’impasto con la pasta di riporto
Estraete un’ora prima di utilizzarla la pasta che avete messo nel frigo.
Ingredienti per l’impasto con pasta di riporto:
225 gr. di pasta di riporto
500 gr. farina
400 acqua tiepida
10-15 gr. di sale
Procedimento:
Sciogliete la pasta di riporto, sfilacciata a pezzotti, in un po’ dell’acqua prevista, seguite la ricetta del no-knead bread sostituendo al lievito di birra la pasta di riporto sciolta nell’acqua (e ovviamente aggiungendo il resto dell’acqua). Ricordatevi di prelevare i 225 gr. per il prossimo impasto, esattamente come avete fatto in questo caso, conservandolo in frigo in un’ampia busta e procedete come per l’altra ricetta no-knead bread.
Ecco qua, pronto per essere gustato con la marmellata di arance amare, magari quella nuova fatta giorni fa, aromatizzata al coriandolo.