Ho lavato, asciugato per bene dei cetrioli, regalo di mia cognata, dal suo orto meraviglioso. Sono di una varietà lunga e sottile, con parte fibrosa maggiore e più compatta rispetto a quelli comuni.
Li ho affettati, regolarmente, a uno spessore di tre millimetri, cosparsi di sale (qualcuno li spruzza di aceto (io preferisco di no ma l’aceto esalta il sapore del cetriolo “fresco”, diciamo così, anche se essiccato) e aggiunge l’aneto) e li ho messi nell’essiccatore utilizzando dei tappetini inaderenti, della stessa misura dei cassetti.
Avevo del dragoncello fresco e ho fatto un paio di vassoi con le fette cosparse di quest’erba, buono|!
Qui li vedete ancora in corso d’opera, quelli pronti ce li siamo spazzolati praticamente ancora caldi.
Come supporto ho utilizzato i DrySilk, stesi nei cassetti dell’essiccatore. Aggiornamento: li ho fatti anche appoggiandoli direttamente sui cestelli dell’essiccatore, come ho visto fare da Isa senza dover provare io, rischiando, e non si sono attaccati minimamente.
E guardate come le prepara Isolina, tagliandoli con la mandolina nel senso della lunghezza, e fatevi un giro in questo AAA AFFAscinante Blog.
Materiali – questi ed altri – che vi consiglio, e le cui specifiche tecniche sono descritte qui.
Anche in questo caso ho preferito un’essiccazione più veloce, con temperatura massima a 68 gradi, il programma P4 sull’essiccatore Tauro.
Sarebbe meglio processarli a 50-60 gradi, (io non me ne accorgo. quanto al gusto), e l’essiccazione, a queste temperature, può durare 30-48 ore.
A fine processo li ho invasati subitissimo, ancora caldi per evitare che assorbissero l’umidità atmosferica.
BUONISSIME CHIP! Il problema è che ve le scofanate immediatamente, tanto che la foto che vedete sotto al titolo non ritrae quelli, essiccati e pronti, che ho fatto la scorsa settimana, ma quelli ancora in essiccatore adesso 🙂 fate conto che sono così dopo due o tre ore di trattamento.
Ma non dimenticate i più comuni pomodori (datterini) tagliati a metà ed essiccati (che sott’olio sono una favola) li trovati qui. E pure i Piccadilly e certi pomodori campani (sì, voglio sperare per loro e con loro) a lampadina (piccoli) . Li ho tagliati quasi a metà, nel senso che li ho fatti come le “chiappe” :DDD siciliane, eccoli qui, dopo un paio di ore nell’essiccatore. In questi due casi ho salato con del sale grosso e aggiunto della cipolla di Tropea (le parti più fibrose che avevo essiccato e tritato nel Bimby)
Le chips le ho fatte anche con le zucchine, qui e pure con i pomodori cuore di bue, e sono fantastiche, con Drysilk, guardate con quali risultati.
Eccole qui in fase di essiccazione:
Ci troviamo!
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contenta che ti siano piaciuti, con l’orto che ne farà a profusione mica male metterli via così! Riuscissi a tagliarle come te per il lungo mi piacerebbe provarci :))
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