Ho lasciato deserto il blog, che avrebbe dovuto essere un diario del mio giardino, bambino allora ma adesso alle soglie dell’adolescenza, ed eccomi qui a riprendere il filo non solo del giardino ma della smania conserviera che tante volte, nella mia vita, m’ha presa come un morbìn. Stavolta la partenza della patologia si è avviata dal mio giardino montano, per una fruttificazione, la prima importante, dell’opimo Malus John Downie, che in seguito presenterò, e che significa, oltre alla bellezza dei suoi fiori, del fogliame autunnale, dei suoi pometti appesi come ciliegie rosso chiaro, crab apple, espressione magica che suona come gelée traslucide e sott’aceti da sperimentare.
Ma comincio dalla fine e vi riporto la ricetta di questo chutney, che per la prima volta preparo.
900 gr. di zucca (700 gr. netto)
20 gr. di zenzero fresco
125 gr. di cipolle o scalogni
1/2 peperone rosso o verde
120 gr di mele verdi
120 gr. di uva passa, 120 di sucre roux (zucchero di canna integrale?Io ho usato quello)
50 cl. di aceto di malto o cidre (io ho usato aceto di mele)
4 grani di pepe nero, sale fine
Primo giorno
Pulire e tagliare in piccoli dadi la zucca.
Metterli in una terrina salando leggermente e lasciare sgocciolare tutta la notte.
Secondo giorno
Mettete i dadi di zucca in un colapasta o passino e risciacquate sotto l’acqua fredda e lasciate scolare.
Preparate lo zenzero, pelato e tagliato a fettine e la cipolla tagliata a dadini.
Tagliate il peperone à julienne sottile.
Pelate le mele e tagliatele a dadini molto minuti, scartando il torsolo.
Avvolgete zenzero e grani di pepe in un lino, chiuso con uno spago da cucina (lasciato lungo, che legherete al manico della pentola, in cottura).
Terzo giorno
Mescolate tutti gli ingredienti in una pentola non troppo grande, immergetevi il fagottino con zenzero e pepe, e portate lentamente all’ebollizione, mescolando.
Abbassate il fuoco e lasciate sobbollire per un’ora, mescolando spesso, fino ad inspessimento della conserva.
Quando tutto il liquido sarà evaporato la conserva è pronta per l’invasatura: rimuovete il fagottino e invasate a caldo.
Lasciate riposare un mese.
Buona!! grazie!
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sì, ma com’è a metterla in bocca? io mi sono persa tante ricette di conserve perché tra il farle e il mangiarle passò troppo tempo (del tipo: e questa che è?).
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è la prima volta che preparo una conserva di zucca, i chutney dovrebbero maturare un pochetto, e non essere azzannati come ho fatto io per “assaggiare” preventivamente. Un vasetto piccolo, infante, non vide la sua prima sera. Direi che é buono. Ho usato un aceto bio, di mele, di buona qualità, e bene ho fatto. Mo’etichetto e nascondo in cantina.
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mo’ è in maturazione ma tra poco ti racconto :.-))) anch’io c’ho degli anonimi, non etichettati pure :-DDDD
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Dopo anni di furore conserviero, da qualche stagione ho ridotto al minimo le preparazioni, anche perché i miei, ormai, non consumano che composte di frutta senza zucchero. Qualche settimana fa, avendo a disposizione dei bellissimi pomodori verdi del mio giardino, ho preparato la mostarda con i suddetti (ricetta della sorella della mia amica Teresa, che somiglia tremendamente a una apparsa sul sito Gennarino). Niente male, devo dire.
Mi stuzzica molto il tuo chutney, Capona. Ne approfitto per salutarti e farti i consueti complimenti per le bellissime foto.
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non mi par vero di poter rispondere, dopo secoli, sul mio stesso blog! :-))) Spero che ti piaccia questo chutney, ora è quasi tempo per me di assaggiarlo senza sensi di colpa (sai i chutney neonati :-))))
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