E farsi i propri preziosi mattarelli, come questi miei, in legno non ricordo quale, scelto per l’assenza di nodi e venature forti, e non trattato, carteggiando finemente questi cilindri già pronti, trattandoli con un impasto, magari con farine scadute, in più riprese, magari, con un poco d’olio, e avvitandovi semplici ganci inox con l’avvertenza di sceglierli di misura tale da non sporgere dalla sezione del cilindro?
Non si trovano facilmente mattarelli sottili (questi hanno un diametro di cm. 3,5 e sono lunghi rispettivamente 60 cm. e 40), come quelli che spesso si vedono illustrati nelle mani di pasticceri insigni. Utilissimi e comodissimi.
E super economici, naturalmente.
Ottimi anche per formare il pain fendu, di cui tra poco pubblicherò la ricetta (impasto strepitosamente buono e durevole!).
(il legno di faggio è il più diffuso)
Ma tu seimeg
Io di Martha Stewart!!!! Mi poace tantissimo quest’idea, cosi’ uno se li puo’ fare a misura!!!! Grazie!!!!
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ehi, dare un’idea di mattarelli a una bolognese è un ONORE!!! 🙂
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pensa che ho appena contattato un tornitore toscano che ha fatto dei mattarelli (ed altro) di ulivo. Mo’ sento i prezzi e magari si fa un piccolo gruppo di acquisto. Quando me le manda posto le foto ma da quel che mi dice i prezzi sono più che accessibili e il legno è non trattato. Li finisce pure con i pomelli, se si vuole!
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Io ne ho uno piccolo da anni e non l’ho mai cambiato anche perchè non sono patita della cucina e quindi mi basta questo piccolo arnese. Poi ci sono affezionata perchè me lo aveva regalato mia nonna e quando impasto penso sempre a lei. Io quando vedo quelli che tirano su quella pasta finissima e trasparente bè mi escono gli occhi fuori dalle orbite dalla meraviglia 😛
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oh pure io!!! Non sono capace di fare una di quelle Sfoglie!!
(ora immagino pure io, tu e la nonna, insieme, ad aprire il pacchetto del regalo)
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