Scrigni di Rose col cuore di crema fiorita alla rosa :-)

Rose al fior di ricotta sfornate

Da un blog fatato una ricetta semplice e fiabesca insieme, che ho conosciuto attraverso un link di quelli che parlano al cuore,per merito di Rossella Calì, che ringrazio!

Dice: “Drozdzowe-roze-z-serem”. Dico io: ” Sdre zon roze z fiorirèn (sperèm)”

Impasto:

500 g di farina

100 g di zucchero (di  cui 1 cucchiaio da usare per riattivare il lievito)

3 tuorli d’uovo

estratto di vaniglia 1 cucchiaino

180 ml latte tiepido

20 g di lievito fresco (io ne avevo una quindicina) o 7 g lievito istantaneo attivo (Mastro Fornaio)

un pizzico di sale

100 g di burro fuso

scorza di 1 limone (grattugiata) – e son limoni del mio fornitore di fiducia, Arance da Gustare!

Ripieno:

300 g di Topfen, che è un vero formaggio, noto in Germania come Quark. Io ho usato della ricotta particolarmente pregiata.

100 g di zucchero

1 uovo, leggermente sbattuto (1 cucchiaio per il ripieno e lasciare il resto per lucidare le rose)

75 g di mandorle tritate

scorza di 1 arancia (grattugiata) qui ahimè piango perché le arance di Arance da Gustare sono finite, ma ho optato per una variazione del ripieno, che leggerete nel seguito della ricetta.

1 cucchiaino di acqua di fiori d’arancio (facoltativo)

Decorazione finale:

1 cucchiaio di mandorle a scaglie

Zucchero a velo

Procedimento:

Frantumare il lievito fresco e unirlo, con un cucchiaio di zucchero a un po’ del latte leggermente riscaldato.

Sciogliere il burro e farlo raffreddare.

Sbattere i tuorli con il resto dello zucchero, la vaniglia e il sale.

Mescolare la farina con la scorza grattugiata del limone.

Aggiungere alla farina, il lievito le uova, il resto del latte e mescolare.

Quando la pasta comincia a prender corpo unire il burro fuso e impastare per circa 15 minuti a mano o 7-8 minuti nell’impastatrice.

Lasciare lievitare in un luogo caldo fino al raddoppio di volume (circa 1 ora).

Durante questo tempo preparare il ripieno. In una ciotola mescolare la ricotta, la scorza di arancia grattugiata, le mandorle, tritate, lo zucchero, possibilmente con acqua di fiori d’arancio, e un cucchiaio di quell’uovo sbattuto (riservando il resto per il passo successivo). Io, invece, terminate le fidate arance non trattate, avevo una meravigliosa mia gelée del Malus John Downie – raccolto ottobrino, ancora acerbe le mie melette! – profumata di petali di rosa rugosa ed altre olentissime amiche sue, così ho usato un paio di cucchiai di quella gelée, con i petali di rosa, e di una delittuosa mia conserva di mandarini, sempre i meravigliosi mandarini di Arance da Gustare. E al posto dell’acqua di fiori d’arancio conturbante acqua di rose.

Ecco qui la mia scena criminis:

Rose al fior di ricotta

Dividere l’impasto in 12 parti. Appiattirle leggermente in sfoglie del diametro di 15-16 cm. Cercate di non infarinare, l’impasto tiene, dopo un po’ di bizze iniziali, dovrete tenerlo leggermente umido per far sì che i lembi estremi dei petali si attacchino quanto completerete il fiore. Tagliare quattro raggi trasversalmente senza giungere al centro, un taglia pasta rigido andrà benissimo. Al centro, andrà messo il ripieno, foggiato in palline grandi un po’ più di una noce. Coprire una parte del ripieno ricoprendolo con il primo petalo. Continuare con i restanti petali, mantenendo una direzione unica, come avvolte sono le rose in natura. Alla fine chiudere bene le sporgenze inferiori dei petali, saldandole. Saldate bene – non infarinate quindi il piano quando stendete i dischi di pasta – ho visto che se si infarina anche poco poco, le chiusure non reggono. Devo dire che, però, io ho usato una farina di forza, etichetta blu della Rieper in prevalenza (e pochissima dell’etichetta rossa) più elastica, che richiede, quindi, saldature da acciaierie del Donbass!

Disporre i dolcetti su una teglia da forno, coprire con un panno leggermente umido (meglio se coperti con un panno asciutto e leggermente spruzzato sopra le file, di modo che non sia troppo bagnato) e lasciare lievitare per mezz’ora

Durante questo tempo preriscaldare il forno a 190 ° C. Spennellare i panini con il resto del’uovo mescolato con 1-2 cucchiaini di acqua ed eventualmente cospargere con scaglie di mandorle. Meglio metterle le mandorle in basso, o, meglio, usare dei pistacchi a simboleggiare le foglie. Un po’ di verde lo mantengono e il sapore si accompagna bene al resto. Cuocere per circa 20-25 minuti fino a doratura. Così nella ricetta originale, ma sarà che ho un forno, qui in montagna, di qualità infima, che brucia pure da una parte, a me si sono coloriti un po’ troppo, fin dall’inizio e ho abbassato la temperatura. Li devo ancora assaggiare. E la prossima volta li formerò ancora più alla Mackintosh. 🙂

macintosh door panel

Raffreddare su gratella e, una volta freddi, cospargere i dolcetti di zucchero a velo.

Neve su Rose al fior di ricotta

6 pensieri riguardo “Scrigni di Rose col cuore di crema fiorita alla rosa :-)”

    1. ora integro il post, un’amica gentile mi ha soccorso nella traduzione. Io ho usato la ricotta ma la ricetta originale prevede il Topfen, che non è ricotta ma un vero e proprio formaggio, noto in Germania (e da noi in certe regioni) come Quark.

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