Peckover Lemon (or Citron) Marmalade – Marmellata di Limoni (o Cedri)

© David Kirkham
© David Kirkham

Alexandrina Peckover of Peckover House in Wisbech in Cambdridgeshire contributed a recipe for “Citron Marmalade” to a local WI recipe book in the 1920s. The restaurant at Peckover is now making a marmalade based on this recipe, using lemons instead of citrons.

Mi piace l’idea di ricercarla, questa signora delle marmellate, in questa stanza, in un giro non solo virtuale, e sorseggiare un tè scoprendo, curiosa, ciò che si vede e odora dalle finestre affacciate sul giardino.

http://virtualtours.nationaltrust.org.uk/peckover/breakfast.html

http://www.nationaltrust.org.uk/peckover-house/

http://www.telegraph.co.uk/gardening/gardenstovisit/8421033/Gardens-to-visit-Peckover-House-Cambridgeshire.html

8 limoni

l. 1.7 acqua

kg. 1,35 zucchero

Ridurre a polpa i limoni in un mixer (food processor). Consiglio, io, di procedere un po’ alla volta, per non far defungere il detto elettrodomestico e sciogliersi in lacrime al momento del commiato, con limoni ancora massacrandi, magari.
Porre polpa e liquido in una ciotola capiente, coprire con un telo e lasciare in ammollo per 24 ore.

Versare il tutto nel recipiente di cottura e portare a bollore. Bollire per un paio d’ore fino a quando gli indomiti limoni si siano ammorbiditi e la casa  penetrata tutta sia da mediterranei profumi.  Ricordatevi di intiepidire per tempo lo zucchero ponendolo nel forno, in contenitore adatto, a una cinquantina di gradi.

A limoni ammorbiditi, abbassate la fiamma e aggiungete il tiepido zucchero poco alla volta, mescolando a fuoco dolcissimo fino a completa soluzione, senza far riprendere l’ebollizione prima di questo importante passaggio. Certe di ciò, portate velocemente a ebollizione e procedete a gonfie vele per una trentina di minuti, al termine della quale dovreste aver raggiunto la consistenza giusta. E ricordatevi di non farvi ingannare e oltrepassare il termine giusto: queste infide marmellate sembrano ancora liquide, e lo sono, ma continueranno ad addensarsi per un pezzo, a vasi chiusi.

Togliete dal fuoco, attendete una decina di minuti, e invasate come di consueto.

P.S. Non ricordo se la provai, questa marmellata, oppure me la sognai soltanto. Presumo di sì, nel senso non onirico, perché ho vaghi ricordi del Bimby in cui frullavansi i limoni ma non ne sono certissima, in ogni caso la preparerò col prossimo arrivo dei limoni (Nocellara Primo Fiore, da Arance da gustare) e viene da un libro che non mi ha mai tradito: Jams, Preserves, Edible Gifts, di Sara Paston Williams.

19 pensieri riguardo “Peckover Lemon (or Citron) Marmalade – Marmellata di Limoni (o Cedri)”

  1. sempre troppo zucchero in queste marmellate, per i miei gusti. Ma la stanza è bellissima e il Cambridgeshire lo ricordo con nostalgia

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  2. .. cadon,i bel post.! . senti montagnina.. ma se si volesse diminuire lo zucchero… (da qui era nata, ora ricordo, mia idea malsana della pectina)…? magari anche solo un venti per cento, secondo te esce ugualmente?

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  3. Ciao, Claudia. Sono appena tornata da Tenerife (precisamente da Costa Adeje, nel sud dell’isola), luogo particolarmente solivo in cui la mia schiena ha ritrovato la flessuosita’ della giovinezza 🙂 Spero solo che il clima infame della bassa milanese non vanifichi i benefici della vacanza. Stavamo in un albergo che ospitava un meraviglioso giardino botanico (sono sicura che se ti mando le foto di un certo esemplare ti fai in quattro dalle risate) per cui non invidio troppo quello della Peckover House . Le tue marmellate di agrumi sono sempre una grande tentazione anche se, personalmente, fatti i miei 7 o 8 barattoli di quella d’arance, considero conclusa la stagione invernale delle conserve.A presto!

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  4. Io sono una fedele della lemon custard inglese e qui in italia ho cercato per anni una marmellata di limoni simile ma non ne ho mai trovata. negli ultimi tempi ne ho beccata una ma non è proprio quella là. Se avessi scoperto la tua ricetta prima l’avrei provata con i miei limoni siciliani originali, ma ormai non li avrò più purtroppo. tu consigli limoni biologici ovviamente no? quelli che si trovano in giro io non li chiamo nemmeno limoni, vista la differenza con quelli a cui ero abituata 😛

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      1. ah, grazie, ma io intendevo i limoni di mio padre, che non c’è più purtroppo, coltivati senza pesticidi e senza nessun tipo di prodotto. Io mi fidavo solo di mio padre per questo tipo di frutti.

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      2. No, no, tutto bene, non ti preoccupare. Le persone care si hanno sempre nel cuore e non mi dispiace parlare di mio padre e del suo amore per la terra 🙂

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